Se si considera la normativa sulle Produzioni Biologiche (REGOLAMENTO (CE) N. 834/2007 del 28 giugno 2007), per il consumatore risulta chiaro, se non altro, che si tratta di un metodo di produzione che non utilizza prodotti chimici di sintesi.
Nel caso del vino biologico, il consumatore risulta ingannato, poiché la nuova normativa riguardo a questo metodo di produzione, approvata in questi giorni i sede comunitaria è pressoché identica a quella dei vini convenzionali, consentendo di utilizzare gli stessi additivi.
Sostanzialmente la normativa sulla vinificazione biologica si è adeguata alla tecnica di vinificazione già applicata nella produzione dei vini convenzionali oggi in commercio.
Con questa nuova normativa sarà un problema in futuro, per quelli che il vino lo fanno SOLTANTO CON L’UVA distinguersi, entro la stessa certificazione, da quelli che il vino lo fanno ANCHE CON L’UVA.
L’uva coltivata in modo biodinamico, raggiunge degli standard qualitativi e di sanità insuperabili. In cantina si porta dell’uva che può essere vinificata utilizzando soltanto modeste quantità di metabisolfito di potassio.
L’intero armamentario delle sostanze e procedure presenti negli allegati alla normativa del vino biologico è ingiustificabile.