Abbiamo letto in questi giorni su Gambero Rosso (https://www.gamberorosso.it/notizie/vino/litigi-vino-naturale-maule-occhipinti-barraco/) del riaccendersi di un annoso dibattito e ci sembra importante ricordare quale fosse il nostro punto di vista già 15 anni fa.
“Come si pratica la viticoltura biodinamica e come si fa il vino biodinamico?
Se ne è parlato con Leonello Anello presso lo stand de “I Vini Biodinamici' al Vinitaly 2009, in modo chiaro e diretto, assaggiando gli oltre 40 vini di varie regioni italiane prodotti con questo metodo.
Non furono logiche aziendali a stimolarci a fare quella scelta e lo chiarimmo in una lettera aperta inviata ai colleghi di Renaissance Italia il 3 marzo 2009:
“Da oltre 20 anni il mio mestiere è quello di diffusione del metodo biodinamico. Molti di voi hanno conosciuto la biodinamica pratica e professionale con la mia collaborazione o con le mie conferenze e sanno di cosa parlo e chi sono.
Oggi ho accettato di sottrarre tempo al mio lavoro per divulgare e difendere l’identità e l’eticità di un modo di produrre che travalica la componente economica. Devo farlo attraverso vie di comunicazione che non sono dirette, uomo a uomo come sono abituato a fare.
La realizzazione del sito www.viticolturabiodinamica.it e le iniziative associate hanno questo scopo.
Al prossimo Vinitaly parlerò del vino biodinamico, proprio ora che stanno per uscire disciplinari di produzione comunitari offensivi per chi sa come si fa il vino con l’uva; parlerò dimostrando con i vini stessi che il livore pavido di chi vuole screditare la biodinamca è la dimostrazione che il Metodo funziona. Vi aspetto. Leonello Anello”.
Insostituibile nobile rame









